Cannabis nella terapia dell'asma e dell'ipertensione (pressione alta)

L'asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, caratterizzata dall'ostruzione dei bronchi. Si  tratta di una malattia particolarmente diffusa tra la popolazione, dato che colpisce in media circa il 5% degli Italiani e quasi il 10% degli infanti. A questi dati andrebbero poi sommati tutti quei casi in cui il soggetto è malato senza saperlo. L'asma bronchiale provoca una mancanza o difficoltà di respiro, tosse, respiro fischiante o sibilante e senso di oppressione al torace.

Questi sintomi di solito si verificano in attacchi, ai quali segue un periodo più o meno lungo privo di sintomi fino all’attacco asmatico successivo.

Ipertensione significa pressione alta, in riferimento alla forza che il sangue esercita contro le pareti dei vasi sanguigni, a seguito dell'azione svolta dal cuore.  L'ipertensione è una condizione molto comune e spesso si verifica in concomitanza alla mancanza di esercizio fisico e all'obesità.

Se l'ipertensione non viene trattata, si può sviluppare una debolezza cronica del muscolo cardiaco (insufficienza cardiaca) con dilatazione del ventricolo cardiaco. L'alta pressione sanguigna è il più importante fattore di rischio per l’insorgenza di un ictus. Infatti, chiunque soffra di ipertensione ha un rischio da 3 a 4 volte maggiore di subire un ictus.

Il trattamento classico dell'asma consiste in una terapia farmacologica a base di farmaci antinfiammatori e broncodilatatori. La terapia si basa sul controllo dei sintomi dell'asma ed è strutturata in un cosiddetto schema a tappe. Il trattamento si intensifica di tappa in tappa.

Oltre ai farmaci per l'asma, si raccomandano anche misure non farmacologiche. Questi includono: allenamento fisico, riduzione del peso, interruzione del consumo di tabacco e fisioterapia respiratoria.

La pressione alta spesso non può essere portata a valori normali con un solo farmaco (monoterapia). Per questo motivo è utile una terapia combinata, in cui vengono accostati diversi preparati per abbassare la pressione sanguigna.

 Gli effetti collaterali aumentano in modo smisurato con l'aumentare del dosaggio, tanto che spesso si preferisce usare una terapia combinata con due o tre sostanze a basso dosaggio piuttosto che una sola sostanza ad alto dosaggio.

Come ormai noto, la Cannabis ha un effetto vasodilatatore. Grazie alle sue riconosciute proprietà antinfiammatorie, analgesiche ed antispasmodiche, si pone come un ideale trattamento supplementare per i sintomi di asma e ipertensione. 
Il trattamento di entrambe le condizioni mira a ridurre la frequenza e la gravità dei sintomi in modo che vengano conservate il più possibile le funzioni dei polmoni e della circolazione.

 Asma: Nelle cure palliative, gli studi hanno dimostrato che la terapia a base di Cannabis porta ad una riduzione di ansia e stress. L'ansia e il respiro corto non devono essere visti come un singolo disturbo a sé stante, ma come un entourage di sintomi in seguito alla malattia.

A questo proposito, secondo vari studi, il trattamento con la Cannabis porta a un miglioramento generale del quadro clinico con una conseguente migliore qualità di vita.

 Ipertensione: Purtroppo, la mancanza di studi non permette una ricca valutazione dei dati. Tuttavia, uno studio condotto su adulti anziani con ipertensione trattati con Cannabis per la durata di 3 mesi, ha mostrato una riduzione dei valori della pressione sistolica e diastolica nelle 24 ore con un punto di minimo 3 ore dopo la somministrazione di Cannabis.

  La Cannabis, avendo un'alta tollerabilità nei pazienti ed effetti collaterali a lungo termine praticamente nulli, vede i suoi svantaggi principalmente di natura pratica o logistica. Infatti, risulta spesso difficile trovare medici che siano aperti a prescrivere la Cannabis terapeutica. Inoltre, una politica sanitaria sbagliata fa sì che spesso ci si debba scontrare con una scarsa e difficile reperibilità del farmaco nelle farmacie.

  Per la prescrizione di Cannabis terapeutica ci si può rivolgere a tutti i medici che abbiano esperienza e competenza, caratteristiche indispensabili per poter inserire la Cannabis nel quadro clinico, spesso complesso, del paziente.

  Per il mero aspetto prescrittivo qualunque medico può prescrivere la Cannabis su una ricetta medica “bianca”, purché sia disponibile un minimo di letteratura scientifica riconosciuta, come nel caso dell'asma e dell'ipertensione. 

  Tuttavia, ad oggi, l'asma e l'ipertensione non sono tra le patologie elencate nel decreto del 9 novembre 2015 per le quali è prevista la dispensazione gratuita da parte del servizio sanitario.

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