Consulenze mediche online - Applicazioni mediche della cannabis terapeutica
Serie di eventi del Cannabis Social Club 2021
L’utilizzo della Cannabis medicinale nelle patologie gastrointestinali
Prof.ssa Francesca Borrelli
Farmacologa, Dipartimento di Farmacia dell‘Università degli Studi di Napoli Federico II
Cosa sono le patologie gastrointestinali? Quali sono i sintomi? Quali sono i metodi di trattamento classico, cosa possono aspettarsi i pazienti da un trattamento con la Cannabis e come si ottiene una prescrizione per la Cannabis medica?
Queste e altre domande sono state affrontate da esperti e professionisti medici, che ne hanno discusso con le persone interessate in una serata a tema. I risultati della consulenza medica possono essere letti qui, in più la registrazione video dell'intero evento può essere rivista. Il foglio informativo qua a destra può essere scaricato e stampato.
Guarda la registrazione
L' evento serale su questo argomento si è tenuto online il 28/09/2021 e può essere rivisto qui.
Tavolo di discussione
- Prof.ssa Francesca Borelli, esperta
- Dr. Michael Kob, primario reggente del servizio Dietetica e Nutrizione Clinica, Bolzano
- Dr. Aldo Leonardo Berti, medico di Base, presidente del Cannabis Social Club Bolzano
- Dr. Roberto Pittini, medico di terapia del dolore, Merano
- Dr. Elio Dellantonio, ex-primario SERD, Bolzano
- Peter Grünfelder, coordinatore Cannabis Social Club Bolzano
Patologie gastrointestinali
Le patologie gastrointestinali interessano tutto il tratto intestinale, qualsiasi tratto del tubo digerente, dalla bocca all’ano. Le origini di queste patologie rimangono sconosciute, mentre l'evoluzione delle stessa è considerata autoimmune, probabilmente, sostenuta da una predisposizione genetica.
Alcune malattie tipiche sono la malattia infiammatoria intestinale (IBD), sindrome dell'intestino irritabile (IBS) cancro colorettale (CRC), colite ulcerosa o morbo di Crohn.
I sintomi comprendono dolore addominale/rettale cronico o ricorrente, infiammazione, nausea, vomito, dispepsia, diarrea, perdita di peso, gas, gonfiore e bruciore di stomaco.
Metodo di trattamento classico
Non esiste ancora una cura efficace e definitiva per le malattie gastrointestinali. Tuttavia, nelle fasi acute generalmente vengono impiegati potenti farmaci antinfiammatori, i cortisonici, che devono però essere assunti soltanto per brevi periodi di tempo.
Nelle fasi di remissione possono essere impiegati anche salicilati, farmaci immunosoppressori o anticorpi anti-TNF alfa (una molecola prodotta dalle cellule immunitarie).
Un trattamento di questo tipo porta con sé una serie di effetti collaterali, quali ad esempio aumento di peso, emorragie intestinali, disproteinemia, nonché un abbassamento delle difese immunitarie dell’organismo rendendo il paziente più suscettibile alla contrazione d'infezioni.
Trattamento con Cannabis
L'uso della Cannabis per il trattamento delle patologie gastrointestinali è supportato da molti studi clinici. I risultati mostrano che diversi pazienti con malattia infiammatoria intestinale hanno riferito aneddoticamente di aver provato sollievo in seguito all’assunzione di cannabis e circa il 50% dei pazienti con patologie gastrointestinali ha riferito di averne fatto uso.
I cannabinoidi possono essere impiegati in questa patologia sia per gli effetti analgesici e antinfiammatori del THC, sia per quelli miorilassanti ed immunomodulatori legati al CBD, diminuendo lo stato infiammatorio della mucosa intestinale. Il THC contribuisce anche a regolarizzare il transito delle feci, favorendo il sonno e riducendo i dolori intestinali. Addirittura, i risultati di uno studio hanno mostrato che la cannabis è anche in grado di esercitare effetti antitumorali nel caso di cancro colorettale.
Tra le vie di somministrazioni consigliate troviamo sicuramente la via orale tramite olio e la via respiratoria tramite vaporizzazione.
La possibilità di personalizzare per ogni paziente la propria terapia individuale rende questo farmaco molto pratico e sicuro. La tollerabilità della Cannabis per i pazienti è sempre molto alta e senza alcun effetto collaterale grave e permanente.
Un importante vantaggio della Cannabis è il suo ampio spettro di applicazione, in quanto con un solo prodotto si riescono a migliorare più aspetti della malattia, tra cui il forte dolore addominale, infiammazione delle mucose intestinali, diarrea, qualità del sonno, umore, ansia e stress.
Il trattamento a base di Cannabis può considerarsi inizialmente difficile poiché, non trattandosi di un farmaco convenzionale, ma di un preparato fitoterapico, è spesso difficoltoso trovare subito la giusta terapia, portando quindi il paziente a scoraggiarsi dopo un brevissimo periodo.
Tuttavia, gli svantaggi sono soprattutto pratico/logistici, infatti spesso si verifica una scarsa e difficile reperibilità del farmaco nelle farmacie. I costi elevati a carico del paziente possono rendere difficile la costanza della terapia.
Accesso alla Cannabis medica
I pazienti adatti al trattamento sono soprattutto coloro che hanno mostrato un forte dolore cronico, in particolare quelli con precedente chirurgia addominale, dolore addominale cronico e/o una bassa qualità. della vita.
Per la prescrizione di Cannabis terapeutica ci si può rivolgere a tutti i medici che abbiano esperienza e competenza, caratteristiche indispensabili per poter inserire la cannabis nel quadro clinico, spesso complesso, del paziente.
Per il mero aspetto prescrittivo qualunque medico può prescrivere la Cannabis su una ricetta medica “bianca”. Ad oggi, le malattie gastrointestinali non sono contemplate tra le patologie che rientrano in erogazione gratuita del decreto 9 novembre 2015.
Cannabis Social Club - Bolzano
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