Esperienza con il THC a basso dosaggio per il trattamento di stress, ansia e insonnia

Molte situazioni della vita quotidiana affaticano il nostro animo. Quando stress, ansia e insonnia persistono a lungo, le persone che ne soffrono tendono più facilmente ad ammalarsi. Nei pazienti geriatrici e palliativi, in concomitanza con molte malattie croniche, si verificano spesso anche stress, ansia e disturbi del sonno. 

Questi disturbi diventano sempre più gravi nel corso della malattia e portano inevitabilmente ad un aumento della somministrazione di più farmaci.

Lo stress, l'ansia e i disturbi del sonno non devono essere visti come disturbi individuali, bensì come una sorta di "entourage di sintomi" di diverse malattie di una stessa persona; pertanto, la terapia di un disturbo contribuisce al miglioramento degli altri fastidi e quindi ad un innalzamento generale della qualità di vita della persona colpita.

I metodi di trattamento classici per questi sintomi non motori includono varie forme di psicoterapia, terapie somatiche, terapie comportamentali e, naturalmente, terapie farmacologiche. Tranquillanti e benzodiazepine sono in genere i principali farmaci utilizzati.

  Il vantaggio del trattamento classico è il fatto di essere considerato consolidato dalle linee guida. La lunga esperienza pratica nell'uso di questi farmaci rende questo tipo di trattamento facilmente raccomandabile da molti medici.

  Oltre ai rischi e alle controindicazioni specifiche delle sostanze utilizzate nel trattamento farmaceutico classico, il principale svantaggio di questa terapia è una potenziale importante forma di dipendenza da farmaci.

Gli studi suggeriscono che la carenza di endocannabinoidi o la disfunzione del sistema endocannabinoide (ECS) sono da considerarsi responsabili dei sintomi non motori finora descritti. Questa carenza, o la disfunzione, può essere compensata dalla somministrazione dei fitocannabinoidi contenuti nei preparati di Cannabis. Le malattie croniche non possono essere totalmente curate, tuttavia i vari sintomi possono essere attenuati e gli effetti collaterali indesiderati di altri farmaci possono essere ridotti ad un livello tollerabile.

L'uso della Cannabis per il trattamento di stress, ansia e insonnia ha un rischio costo-beneficio significativamente più favorevole rispetto all'uso delle medicine classiche. La tollerabilità della Cannabis per i pazienti è sempre molto alta e senza alcun effetto collaterale grave e permanente. A ciò si aggiunge la possibilità di ottenere risultati molto buoni anche con bassi dosaggi.

  Il trattamento a base di Cannabis può considerarsi inizialmente difficile poiché, non trattandosi di un farmaco convenzionale, è spesso difficoltoso trovare subito la giusta terapia, portando quindi il paziente a scoraggiarsi dopo un brevissimo periodo.
I principali svantaggi, tuttavia, si basano sulle disposizioni legali e sui regolamenti che rendono difficile un uso appropriato. A causa di politiche sanitarie sbagliate, è spesso difficile trovare medici competenti che scrivano prescrizioni. Anche l'approvvigionamento nelle farmacie è di solito difficile a causa dei ricorrenti colli di bottiglia. Gli svantaggi sono quindi soprattutto pratico/logistici piuttosto che clinici. 

  Nei malati cronici geriatrici palliativi che soffrono di entourage di sintomi, la terapia con la Cannabis è da considerarsi doverosa.

  La prescrizione della Cannabis medica può essere fatta da tutti i medici che hanno esperienza e competenza in questo campo. Per quanto riguarda l'aspetto della prescrizione, tutti i medici possono prescrivere la Cannabis su una prescrizione "bianca". 

  Per ottenere un piano di trattamento che permetta l'acquisto gratuito attraverso il sistema sanitario, la terapia deve essere prescritta da uno specialista. Tuttavia, lo stress, l'ansia e l'insonnia non sono tra i motivi per cui viene prescritta la Cannabis, ma lo sono altre patologie, come il dolore cronico, di cui soffrono spesso i pazienti geriatrici.

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